Sul concetto di restauro dei beni culturali vi è stata, nel sec. XIX e nella prima metà del sec. XX, una vivace dialettica tra due scuole di pensiero: la prima, che ha avuto il suo più grande assertore in John Ruskin, affermava la necessità che il bene culturale deteriorato restasse “tel quel”, documentando le alterazioni dovute alla sua storia esterna; la seconda, che ha avuto il suo più grande assertore nell’architetto francese Eugéne Viollet Le Duc, affermava la necessità che il bene culturale venisse riportato al suo stato originario, documentato storicamente o, quando necessario, per assenza di documentazione storica… [pdf]