E’ stato concluso con successo il negoziato dell’epocale accordo di libero scambio tra UE e Giappone, che secondo alcune stime potrebbe avere ricadute pari a 10 miliardi di € l’anno nel settore più importante, quello sull’agroalimentare.

L’intesa comporterà per l’Italia il riconoscimento di circa 240 nostre indicazioni geografiche (130 quelle sui vini) con significativo innalzamento del livello di protezione dei nostri prodotti nel Paese del Sol Levante, da sempre mercato fondamentale  per le eccellenze italiane.

L’accordo dovrà ora essere firmato dal Governo giapponese e dall’UE, e quindi ratificato (presumibilmente dal Parlamento UE, e non dai singoli parlamenti nazionali). Potrebe dunque entrare in vigore, con i primi significativi riflessi sull’export, prima delle olimpiadi di Tokyo 2020.

Il negoziato è stato illustrato oggi al Ministero degli Esteri in un incontro organizzato dalla Fondazione Italia-Giappone, cui ha partecipato il prof. Giuliano Lemme.