Arte, oscenità, dissenso: un eterno conflitto

L’arte è la massima espressione della libertà creativa dell’uomo: in quanto tale, essa costituisce un valore di civiltà, che dovrebbe farla ritenere sottratta a qualsiasi limitazione esterna, anche a quella ispirata alla tutela del c.d. “pudore ed onore sessuale”.
Quest’ultimo, poi, desunto dalle c.d. “valutazioni sociali medie”, si evolve con il mutare del costume, ma vi saranno sempre dei “benpensanti” pronti a menare scandalo: le mutazioni sono sempre temibili quando mettano in discussione quel che si è precedentemente sedimentato nelle abitudini sociali.
Suscita poi terrore tutto quel che induca a pensare: rammento che opere problematiche come i films “Teorema” di Pier Paolo Pasolini e “Viridiana” di Buñuel furono sequestrati, per oscenità il primo, per vilipendio alla religione il secondo, ma in entrambi i casi si voleva… [pdf]