Nel numero di settembre del 2002 di questa rivista, ho scritto, un intervento a proposito degli “archivi dell’arte contemporanea”, che ha suscitato discussioni ed anche malumori.
Gli “archivi” sono raccolte di tutto il materiale relativo ad un artista da poco scomparso, organizzate da un suo erede od omonimo – almeno apparentemente: in realtà, il vero organizzatore è un abile mercante, che aspira ad una posizione di potere, anche economico – ed ordinate da storici dell’arte, più o meno legati a quel mercante. Il loro scopo primario consiste nella creazione… [pdf]